OFFICINA intercultura si rivolge ad insegnanti, educatori, mediatori, famiglie e giovani interessati ad approfondire il tema dell'interculturalità, con l'obiettivo di favorire l'incontro con le "culture altre" e la percezione delle reciproche differenze quale fonte di arricchimento e di riflessione su valori, linguaggi, stili di vita e di pensiero. (per andare al sito istituzionale clicca qui)

Educazione alla pace e ai diritti umani

Il Centro di Educazione Interculturale è referente provinciale del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti umani .
Coordina il progetto "la mia scuola per pace" finalizzato, nel corrente anno, ad approfondire il valore dei diritti umani nel 60° anniversario della loro dichiarazione.
Nel 2005, su richiesta del Coordinamento nazionale, ha curato l'accoglienza in Italia della delegazione irakena in occasione dell'Assemblea dell'ONU dei popoli e la predisposizione della mostra "Crimini a Falluja" in collaborazione con l'associazione "Un ponte per…".
Molteplici negli anni le iniziative realizzate con organismi vari e associazioni: Amnesty international, Coordinamento della pace, Emergency, Emmaus, Alpe Adria, Mani Tese, Tavola della pace.

PROGETTO LA MIA SCUOLA PER LA PACE

                                                                                                     

Prosegue l’impegno del Centro di educazione interculturale per l’attuazione del progetto nazionale “La mia scuola per la pace” promosso dal  Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani.


(nella foto: particolare di una precedente edizione  al  palazzo del Plenipotenziario a Mantova)

Questi i progetti presentati al meeting nazionale delle scuole di pace ad Assisi il 14.15 aprile u.s. nell’ambito del Programma nazionale di educazione alla Cittadinanza democratica "Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco" 2013/2014

1.            “Conta su di me”
2.            “Messaggio nella bottiglia”
3.            “Viaggio tra le religioni della mia città”
    Il 15 aprile 2014 nel corso del meeting è      stata condivisa la Carta di Assisi
 NOI C’ERAVAMO !!!!


La Carta di Assisi 
Sui passi di Francesco. Facciamo pace a scuola!


a pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, pre-condizione necessaria per l’esercizio di tutti gli altri diritti umani. Un diritto che deve essere effettivamente riconosciuto, applicato e tutelato a tutti i livelli, dalle nostre città all’Onu.
La pace non è solo assenza di guerra ma il frutto maturo della giustizia e del pieno rispetto dei diritti umani di tutti. Il frutto possibile dell’impegno costante di tutti e di ciascuno, governi, istituzioni e cittadini.
Per giungere alla pace è dunque necessario educare alla pace: perché ogni bambino, ogni bambina, ogni ragazza, ogni ragazzo possano essere costruttori di pace, artigiani della pace. Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità speciale.
Per questo noi studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, genitori, rappresentanti di istituzioni e associazioni laiche e religiose, amministratori di Enti Locali e Regioni riuniti ad Assisi sui passi di Francesco  ci impegniamo

1. a educare ed educarci alla pace, alla fraternità e al dialogo;

2. a fare in modo che la scuola sia un luogo di pace, dialogo e fraternità, un luogo in cui 
l’accoglienza, l’organizzazione, lo stile educativo, le relazioni, l’approccio ai saperi, lo spazio alle diversità, la gestione della partecipazione democratica rendano possibile una esperienza di pace;

3. a fare in modo che, incamminandosi sui passi di Francesco, tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, gli studenti e le studentesse possano scoprire il significato autentico dei valori universali della pace, della fraternità e del dialogo;

4. a vivere l’educazione alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza democratica come “sfondo integratore” dell’intero processo formativo aiutando ciascuno non solo a guardare ma vedere, non solo sentire ma ascoltare, non solo sapere ma capire e capire per cambiare;

5. a promuovere la pace positiva intesa non solo come assenza di guerra ma come promozione e rispetto dei diritti umani di tutti, come promozione della giustizia, della democrazia, della legalità, del dialogo, dell’interculturalità, della solidarietà, del bene comune;

6. a far si che ciascuno sia consapevole dei propri doveri, delle proprie responsabilità e della proprie possibilità di contribuire in prima persona alla costruzione della pace;

7. a elaborare piani dell’offerta formativa territoriale in cui scuola ed enti locali condividano la lettura dei bisogni della comunità e la sperimentazione delle risposte adeguate;

8. a far si che le scuole dell’autonomia diventino luoghi di formazione alla cittadinanza democratica inclusiva per tutta la comunità locale







PROSSIME TAPPE
Domenica 19 ottobre 2014  20° Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli
A cento anni dalla prima guerra mondiale 100 scuole di ogni parte d’Italia si metteranno in cammino da Perugia ad Assisi per costruire una nuova cultura: la cultura della pace e della fraternità.
Ottobre 2014
Celebrazione della 10° Giornata Nazionale della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse
Per adesioni, comunicazioni e informazioni:
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
via della Viola 1 (06122) Perugia tel. 075/5722479 - fax 075/5721234
email info@entilocalipace.it - 
www.cittaperlapace.it


I PROGETTI MANTOVANI
Giovedì 29 maggio 2014

1
“CONTA SU DI ME”

Si è concluso ad Assisi lo scorso 15 aprile 2014 il Progetto di teatro sociale contro il bullismo e l’emarginazione sociale, “Conta su di me”, che ha coinvolto la classe 2 B della Scuola secondaria di primo grado L.B. Alberti a partire dalla stesura del testo teatrale fino alla messa in scena finale.
Finanziato da Fondazione Comunità Mantovana, il Progetto, grazie al contributo del Centro di Educazione Interculturale della Provincia di Mantova, ha visto i ragazzi protagonisti all’Evento Nazionale de La mia Scuola per la Pace, “Sui Passi di Francesco”, con lo spettacolo teatrale “WAKE UP EVERY BODY”, la storia di una classe di ragazzi che un giorno ha l’opportunità di cambiare il mondo in una lezione molto speciale.

Il Progetto è stato coordinato dalla Cooperativa Sociale Il Giardino dei Viandanti onlus.
  
Il  viaggio ad Assisi si è realizzato con la collaborazione di : Provincia di Mantova  - Tavola della pace – Centro “Bruno Cavalletto” di Mantova

 2
MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

     La collaborazione tra l’Amministrazione comunale di Lampedusa e la Provincia di Mantova, in un percorso di crescita sociale condivisa, ci vede protagonisti e sostenitori di un’accoglienza del migrante  richiedente asilo che va dalla frontiera all’accoglienza diffusa. Nel mese di agosto 2013 abbiamo incontrato la comunità di Lampedusa, centro nevralgico e di consumo delle contraddizioni di politiche migratorie nazionali ed europee, che gestiscono l’arrivo dei migranti del mare, tra cui la categoria specifica dei minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo. Il confronto con l’amministrazione comunale ed il terzo settore della comunità lampedusana ha stimolato l’attivazione di forme di condivisione e di crescita culturale che vedono il Centro di educazione  interculturale della Provincia di Mantova fonte di arricchimento e di promozione culturale in un’ottica di condivisione di buone prassi.

Il progetto intende promuovere la cooperazione tra i “confini” territoriali. Con la collaborazione dei giovani abbiamo pertanto raccolto libri selezionati, che concorrono a rafforzare lo scambio e promuovere l’interculturalità tra i ragazzi della comunità di Lampedusa, della Comunità mantovana e dei giovani immigrati.
Con alcune classi di istituti comprensivi ( materne, medie e superiori) del territorio mantovano abbiamo eseguito, durante l’anno scolastico, alcuni laboratori “satellite”, attraverso i quali ricucire il ponte del vissuto della migrazione. Storie di uomini, donne e bambini che spesso passano per l’isola e che proseguono il loro viaggio sul continente.  I contributi dei ragazzi vogliono essere tasselli fondamentali per la costruzione del GRANDE LIBRO DEI VALORI, per riscoprire i valori della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per migliorare il nostro contesto sociale, in cui i ragazzi stessi, tutti, sono protagonisti.
Abbiamo pertanto chiesto ai ragazzi di lasciarci un “MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA”, da indirizzare ai migranti, ai compagni delle scuole di luoghi di approdo come Lampedusa, ai compaesani, ai politici o agli amministratori, per poter interagire in un processo di crescita condiviso IN CUI LA SOCIETA’ ed I PROCESSI DI CAMBIAMENTO sono costruiti dalle RELAZIONI UMANE.










Progetto “La mia scuola per la Paceanno scolastico 2013-2014
promosso dal coordinamento  nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani.
Coordinamento territoriale a cura del Centro di educazione interculturale della provincia di Mantova.


IL MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA
“… un  bambino che nasce nella terra dove è arrivato con il barcone mi fa contenta” Alessia anni 5
Scuola materna di  Villastrada,  Bellaguarda e Pozzolo
                                                       
Se gli adulti si assumono il compito di raccontare ai bambini e alle bambine un mondo nel quale possono accadere anche cose brutte, ma lo fanno dando loro una speranza, si può affrontare qualunque tema.
Narrare il viaggio di chi anela una vita possibile è un’occasione per scoprire le storie dei tanti migranti che sbarcano sulle nostre coste., diventa occasione per scoprire come quella storia, come ogni racconto dell’altro, interroga la nostra storia e la nostra responsabilità.
Come questa domanda di accoglienza cambierà il nostro modo di guardare l’altro?
Un appello all’incontro, all’apertura, a mollare gli ormeggi che legano le nostre vite a porti immobili e apparentemente sicuri.


LA PARTENZA
Sono stati letti  ai bambini testi che potessero far entrare nel contenuto del progetto.
Testi: “Fu’ad e Jamila” ed Lapis
“Il ponte” ed Boheme
 “L’intruso” ed Boheme
Dopo la lettura sono stati proposti momenti di dialogo, confronto, scambio e messa in comune di pensieri attraverso la pratica della “filosofia coi bambini”. Attraverso giochi e laboratori espressivi, i bambini hanno sperimentato percorsi empatici e di decentramento cognitivo ed emotivo.

L’INCONTRO
Grazie alla collaborazione con il Centro di educazione interculturale è stato possibile far incontrare nelle scuole, bambini e testimoni (richiedenti asilo ospitati nel territorio mantovano) e metterli in ascolto e dialogo a partire dal racconto del loro”viaggio della speranza”.

IL MESSAGGIO
Ai bambini è stato chiesto di scrivere un messaggio da consegnare al mare perché lo porti  alle persone sui barconi che stanno viaggiando per raggiungere le nostre coste.
Ogni bambino ha preparato attraverso grafiche e parole il proprio personale messaggio, rivolto ad un bambino, una mamma, un papà o ad un gruppo di persone. Sono poi state scelte e preparate le bottiglie con il coinvolgimento delle famiglie.
LA CONSEGNA
I messaggi, le parole, i pensieri dei bambini e delle bambine raccolti durante il percorso, parlano in modo molto semplice e diretto di accoglienza, di giustizia, di diritti umani, i bambini non hanno letto la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ma loro… “la sanno prima”. Ci siamo chieste, allora, come portare questo patrimonio fuori dalle mura della scuola ed offrirlo all’ascolto di ragazzi, genitori e cittadini perchè si sentano interrogati dalle parole dei bambini.
L’occasione ci è stata data durante la tradizionale festa dei popoli del nostro Istituto che si tiene a San Matteo. Il momento finale di questo evento è stata la consegna “ufficiale” dei messaggi in bottiglia ai  Tamburi di Mantova, un gruppo di percussionisti originari del Congo, attualmente ospitati a Mantova come richiedenti asilo.
Due rappresentanti del gruppo hanno raccontato del  viaggio verso Lampedusa, i bambini hanno consegnato i loro messaggi nella bottiglia.
Musica di tamburi e danze, a conclusione, hanno comunicato meglio di molte parole, gioia e speranza a tutti.