OFFICINA intercultura si rivolge ad insegnanti, educatori, mediatori, famiglie e giovani interessati ad approfondire il tema dell'interculturalità, con l'obiettivo di favorire l'incontro con le "culture altre" e la percezione delle reciproche differenze quale fonte di arricchimento e di riflessione su valori, linguaggi, stili di vita e di pensiero. (per andare al sito istituzionale clicca qui)

19.07.2015 - Adesione appello UNA PASSEGGIATA NEL PARCO DI SAN ROSSORE CONTRO I CONTAINER E PER LA DIGNITA'

L'Officina dell'Intercutura della Provincia di Mantova; l'assessorato alle Politiche di coesione sociale della Provincia di Mantova; l'associazione Everest, Comunità Benin e Togo, di Castiglione delle Stiviere (MN); l' associazione Equité, Il Gruppo Ecumenico SAE di Mantova, Segretariato attività ecumeniche; Sprar Enea Provincia di Mantova


ADERISCONO ALL'APPELLO
"UNA PASSEGGIATA NEL PARCO DI SAN ROSSORE CONTRO I CONTAINER E PER LA DIGNITA' 


Elena Magri                                          
Assessore alle Politiche di coesione sociale             
della Provincia di Mantova                            



di seguito si riporta l'appello

Domenica 19 luglio: una passeggiata nel Parco di San Rossore contro i
container e per la dignità

L’installazione dei container per profughi e richiedenti asilo a S.Rossore è
una vergogna che non può essere tollerata. L’emergenza non può giustificare
la drastica riduzione degli standard minimi di accoglienza, previsti dalla
Convenzione di Ginevra sul diritto di asilo, dalle norme europee e nazionali
e dalle circolari del Ministero dell’Interno. Tra l’altro, contrariamente a
quanto affermato nelcomunicato del Parco di S. Rossore, non esiste alcuna
“emergenza”: le migrazioni e i flussi di richiedenti asilo sono ormai un
fenomeno strutturale, nei confronti del quale è possibile attrezzarsi, senza
farsi trovare ogni anno impreparati e disorganizzati.
Il passato ce lo insegna, il “campo” è uno spazio di marginalità, di
segregazione e di sospensione dei diritti. Ostacola l’inserimento e crea
sospetti, diffidenze e ostilità. Occorrono strutture in grado di permettere
la costruzione di percorsi di autonomia e di inclusionesociale. Gli spazi ci
sono, quel che manca è la volontà diriqualificarli e una politica di accoglienza
seria.
Per quanto ci riguarda, chiediamo l'immediata rimozione dei containers
installati nel parco di San Rossore. Invitiamo con forza il sindaco e la
giunta comunale a individuare, tra gli innumerevoli immobili inutilizzati in città,
dei luoghi idonei per ospitare ed accogliere con dignità persone che sono
fuggite da miseria e conflitti armati. Le proposte ci sono e sono concrete:
dall’ex caserma di Via Giordano Bruno al Centro di Accoglienza di Via
Garibaldi, fino agli immobili inutilizzati dell’Università. Riadattare
questi spazi significa riappropriarsene, restituirli all’uso pubblico: oggi per i
richiedenti asilo, domani per altre emergenze abitative, per famiglie e
persone senza casa. Anche così si sconfiggono le diffidenze di una parte dei
cittadini, e le ricorrenti lamentele sui presunti “privilegi” dei migranti.
Per questo invitiamo chiunque abbia a cuore accoglienza e dignità umana a
trovarsi all'ingresso del parco di San Rossore domenica 19 luglio alle 17.00
per raggiungere con le nostre biciclette la zona del parco nel quale sono
stati installati i containers.

Primi firmatari: Africa Insieme / Progetto rebeldìa